Un'infermiera del Pronto soccorso dell'ospedale San Salvatore di Pesaro è stata aggredita, durante il turno di notte tra sabato e domenica scorsi, da una 32enne, di origine straniera, che aveva accompagnato un familiare: mentre l'infermiera la invitava a calmarsi, la donna ha dato in escandescenza, l'ha presa per i capelli e l'ha scaraventata a terra; la 32enne ha poi inveito anche contro altri sanitari che erano precipitati sul posto, contro i vigilanti e contro i carabinieri intervenuti, ed è stata infine arrestata per resistenza a pubblico ufficiale oltre ad essere denunciata per interruzione di pubblico servizio.
Vicinanza all'infermiera esprime l'Azienda sanitaria territoriale di Pesaro Urbino per voce della direttrice generale Nadia Storti: «siamo vicini all'infermiera del pronto soccorso aggredita la scorsa notte e a tutto il personale che opera nel sistema sanitario. - afferma la manager - Episodi di questo genere sono sempre più frequenti nelle strutture sanitarie, accessibili al pubblico ventiquattr'ore su ventiquattro e per questo meritano una dura condanna. Il personale sanitario dedica la propria vita a garantire cure e assistenza a chiunque ne abbia bisogno e non dovrebbe mai essere oggetto di violenza ». «Continueremo a promuovere e mettere in campo ogni strumento possibile per creare un ambiente di rispetto e sicurezza per tutti coloro che lavorano nel sistema sanitario. - prosegue Storti - Ai fini della sicurezza degli operatori, in particolare nel presidio San Salvatore sono già operativi tutti gli strumenti che la legge, ad oggi, consente di avviare.
«In particolare al San Salvatore - ricorda Storti - sono state installate telecamere negli ambienti e nei luoghi consentiti dalla norma sulla privacy, il pronto soccorso è dotato di una guardia armata ventiquattr'ore su ventiquattro, attiva sette giorni su sette e ed è stato collocato un pulsante per poter attivare le forze dell'ordine quando il personale necessita di aiuto. Inoltre, l'Azienda è dotata di un capillare sistema di videosorveglianza - conclude - installato nelle aree maggiormente esposte a concrete situazioni di pericolo o per le quali occorre un'effettiva esigenza di deterrenza».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 22 Aprile 2024, 15:40
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